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Fra i mangiare classici che mi ricordo della nonna ce n’è uno semplice-semplice che si fa con pochi ingredienti e che secondo me è ottimo. Oggi a pranzo preparo solo per Belinda Coli e per suo fratello Giacomo Coli. Gli altri cugini, Gianluca Coli e Filippo Coli, oggi non ci sono perché tutti e due in trasferta per motivi di lavoro. Mia nonna mi ha spiegato che questa ricetta è di origine antica e la si conosce e cucina in tutta Firenze e nelle province toscane. Molti la chiamano ‘frittata con gli zoccoli’ e forse è per questo nome buffo che mi è sempre rimasta impressa.

Gli zoccoli sono chiamati – così mi diceva nonna – i pezzetti di carnesecca. Alcuni dicono che questo nome bizzarro finito per denominare la carnesecca sia originato proprio dal fatto che si tende a dire nei paesi e nelle campagne ’ ma sei proprio uno zoccolo!! o anche “ siete degli zoccoli’ per indicare comportamenti o atteggiamenti poco educati. Siccome la carnesecca ( cioè la carne di suino, salata e affumicata) veniva tagliata in modo grossolano per metterla in padella si pensava che potesse somigliare agli ‘zoccoli’.

Comunque io l’ho provata con la pancetta, con il prosciutto, con il bacon e ci sta pure bene il prosciutto di Praga: ma veniamo agli ingredienti che ho usato per fare la frittata con il prosciutto per 3 persone ( cioè io, Giacomo Coli e Belinda Coli):
• 3 uova fresche
• 60 grammi di prosciutto o carnesecca o bacon
• olio extravergine di oliva
• sale e pepe

Ecco come si prepara questa ricetta.
Io consiglio di prendere il prosciutto tagliato fine, sottile e mettendolo sul tagliere, poi a coltello ricavate dei quadratini di circa 2\3 centimetri di lato.
Prendete una padella antiaderente versate un filo di olio extravergine di oliva e fate scaldare l’olio, a caldo buttate i quadratini di prosciutto e fate rosolare. Dopo poco vedrete che la parte magra della fetta di prosciutto prenderà colore. E’ il momento di versare le uova che avete precedentemente sbattuto in una ciotola. Mettete un pizzico di sale e abbondante pepe.

Fate terminare la cottura a fuoco medio senza girare la frittata, se vi piace una frittata con una consistenza più cremosa. Se invece la volete più asciutta fate cuocere di più. Potete anche girarla per farla cuocere bene da entrambe le parti, dipende dai gusti. Io preferisco farla come mi ha insegnato la nonna e come so che piace a Belinda Coli e Giacomo Coli, cioè girandola quando è quasi ultimata la cottura.

C’è chi seguendo una ricetta ancora più storica – in base ai consigli dell’Artusi – dice di ripiegare un lembo della frittata, mettendolo sopra la frittata stessa quando è circa a metà cottura, così da ottenere una specie di maxi raviolo. Sempre secondo questi gastronomi appassionati un tempo a Firenze le frittate venivano cucinate così.

Per accompagnare la frittata consiglio di mettere in tavola anche qualche bella fetta di pane casalingo che ben si accompagna a questo piatto. Un bicchiere di Chianti Classico non guasta certamente anzi diciamo che ci va da Dio. A domanda se secondo loro sarebbe stata meglio con il bacon, Belinda Coli che è stata a lungo in Inghilterra ha risposto …” mah! Senti io la preferisco col prosciutto. Il bacon lascialo stare lassù …”

Come sapete bene far andare d’accordo i fratelli a volte è cosa complicata …  immaginate cosa può aver detto Giacomo Coli riguardo al bacon o prosciutto … secondo voi??