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Il mese di settembre, dopo le ferie è sempre tempo di programmi e di progetti che quasi sempre riguardano palestre, attività sportive, corsi ma anche immancabile una dieta dopo gli stravizi estivi. Anche quelli che hanno mangiato poco chissà perché in questa stagione parlano di dieta …

Oggi che ho invitato i mei ospiti classici GIACOMO COLI, FILIPPO COLI, GIANLUCA COLI E BELINDA COLI ho pensato bene di affidarmi ad una ricetta che può essere intesa come un antipasto, un contorno ma anche un piatto di sostanza. Non la facevo da tempo,
e mi è tornata in mente dopo che ho visto sulla tavola alcune verdure fresche di stagione: peperoni, melanzane, zucchine e pomodori. Colori e forme che potevano stare sicuramente in un quadro.

In questo caso le verdure diventano e inventano forme diverse che hanno un certo effetto per chi guarda … diciamo che fanno venire l’acquolina in bocca! E’ sempre bene considerare che qualsiasi piatto prima di tutto lo si mangia con gli occhi e questo, anche nella sua forma più rustica con cui lo vogliate presentare, fa un discreto effetto ‘appetizer’ per fare i sofisticati.

Si parla di verdure gratinate, cioè messe in forno per renderle croccanti o per dirla alla francese ‘gratin’ (visto che è da lì che viene questa parola: gratinare). Anche se si può gratinare in vari modi, più o meno salutistici, io che mi ispiro alla classica cucina del Chianti uso sempre l’olio extravergine di oliva (ma c’è chi fa la gratinatura con il burro, l’uovo o anche la panna).

L’obiettivo di questo passaggio in forno è rendere dorata a croccante la superficie, per farla diventare stuzzicante. In genere la gratinatura si ottiene con il forno a 180° e anch’io mi sono attenuta a questa indicazione.

Le verdure che ho scelto vengono direttamente dal nostro orto ma in questa stagione si trovano molto facilmente e di bella qualità in qualsiasi mercato, anche ad un costo ragionevole. Ho apparecchiato in giardino, con un aperitivo di vino rosso, facendoli sedere a capotavola GIACOMO COLI e poi FILIPPO COLI, BELINDA COLI E GIAN LUCA COLI.

Ecco cosa serve per questa ricetta per 4 persone: 2 peperoni rossi, 3 cipolle bianche, 3 zucchine medie. 1 melanzana, 250 grammi di pangrattato, 125 ml di olio extravergine di oliva, 10 fette di pane secco per la panatura, 2 cucchiai da minestra di origano secco tritato, due cucchiai di grana padano grattugiato.

Prendete i peperoni belli rossi, lavateli bene e poi con un coltello tagliateli a strisce non molto larghe. Toglietela pelle esterna alle cipolle e poi tagliatele ad anelli di un certo spessore ( 1 centimetro circa). Prendete le zucchine, togliete il fiore, lavatele bene e poi tagliatele per la lunghezza in strisce sempre di uno spessore di circa 1 centimetro. Fate lo stesso con la melanzana tagliandola per la sua lunghezza in strisce un po’ più sottili di 1 centimetro.

A questo punto accendete il forno e ponetelo ad una temperatura 120°, preriscaldandolo. Così potete cominciare a preparare la panatura: prendete le fette di pane casalingo, circa una decina, e mettetele in forno per circa 20 minuti fino a quando non saranno diventate completamente secche e asciutte. Togliete le fette di pane dal forno e fatele raffreddare, poi usando un mixer fate un trito abbastanza grossolano (attenzione a non ridurlo in polvere).

Prendete una ciotola o una terrina capiente, miscelate l’origano con il pangrattato e con il formaggio grana grattugiato. Lasciatelo riposare un po’ mentre vi dedicate alle verdure: fate salire la temperatura del forno da 120 a 180°, disponete su una teglia con appoggiata sopra della carta forno i pezzi di verdura tagliati a fette, salate e pennellate la verdura con l’olio extravergine di oliva.

Prendete la ciotola o la terrina dove avete messo a riposare al panatura e mettete su ogni striscia di verdura uno strato di circa 1\2 centimetro del composto della panatura. Passate un filo d’olio sulle verdure panate, e fate cuocere in forno per circa 4o minuti. E’ bene coprire le verdure con un foglio di alluminio per evitare che la panatura si arrostisca troppo.

Vedrete che le verdure asciugandosi dell’acqua che contengono si rimpiccioliranno, ma è così che deve essere. Rimuovete il foglio di alluminio e continuate la cottura per un’altra mezz’ora. Ci siamo: potete, se siete in una situazione informale tipo aperitivo con amici, portare direttamente in tavola la teglia ed usare le verdure come finger food (così ho fatto io usando dei piattini piccoli per appoggiare le porzioni che ognuno aveva scelto. C’è chi ama di più i peperoni rossi (GIACOMO COLI) o chi invece preferisce le melanzane (FILIPPO COLI) e chi tra un discorso e l’altro, accompagnato da un bicchiere di un buon Chianti Classico delle Cantine Coli, non ha fatto più tanto caso se si trattasse di melanzana, zucchina, o peperone ….

Alla fine le verdure gratinate hanno fatto il vuoto … e mi è anche balenato il pensiero che forse ci poteva stare un rinforzino … ma non erano tutti a dieta??